Negli ultimi anni il mercato dei servizi odontoiatrici ha conosciuto un fenomeno completamente nuovo che ha rivoluzionato abitudini e comportamenti del pubblico. L’arrivo delle catene di studi dentistici è stato salutato come una piacevole novità oppure come una minaccia alla qualità dei servizi odontoiatrici; dipende ovviamente dai punti di vista.
I pazienti hanno guardato con interesse fin da subito a questa nuova possibilità di scelta, che ha comportato un abbassamento dei costi, una qualità dei servizi standardizzata e un più facile accesso a esami diagnostici specialistici.
Gli esperti odontoiatri della passata generazione, quelli con uno studio ben avviato e una solida clientela, si sono sentiti minacciati da questa novità.
I giovani medici laureati da pochi anni, in difficoltà nel trovare un’occupazione stabile in un mercato costituito in larghissima parte da piccole aziende familiari a vocazione dinastica (96%), hanno tirato un sospiro di sollievo.
Come diventare assistente di studio odontoiatrico: le nuove opportunità di impiego
Posizione condivisa da chi si è formato come assistente di studio odontoiatrico, che ha visto aprirsi molte nuove possibilità d’impiego.
Da una ricerca svolta a settembre 2015 risulta che le società di capitali nel settore sono ancora solo il 4%, ma la tendenza è chiara e tutti gli interessati sanno che nei prossimi 10-15 anni si arriverà ad almeno metà del mercato dominato da cliniche e centri dentistici diffusi sull’intero territorio nazionale. I nomi di queste aziende li conosciamo attraverso la pubblicità, i principali operatori sono: DOOC, Vitaldent, Cliniche Dentali Giovanni Bona, Centro Medico Santagostino, Dental-Pro, Doctor Dentist, DentalCoop, OdontoSalute, Socialdent, Caredent, Studi Dentistici Primo e un’altra decina di aziende minori.
All’interno di questa nuova tipologia di operatori odontoiatrici si distinguono due diversi modelli commerciali: le società proprietarie e le società che operano attraverso una rete di franchising. Dal punto di vista dell’assistente di studio odontoiatrico si tratta in entrambi i casi di preziose opportunità di impiego, ma tra le due è sicuramente preferibile la società proprietaria, per condizioni di lavoro, retribuzione media e qualità della prestazione sanitaria. La struttura a franchising prevede infatti che ogni studio sia una società a sé stante che si affilia solo commercialmente alla casa madre detentrice del marchio, ma il datore di lavoro è il titolare del singolo studio.
Fonti: