Stage presso il terminal container con il corso per Ship Planner di Accademia del Lavoro

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Possiamo dire che è uno dei cavalli di battaglia di Accademia del Lavoro, un corso che rappresenta in Italia l’eccellenza nella formazione per il settore professionale di riferimento. Parliamo del corso per Ship Planner – Terminal Operation Manager, un percorso che prepara con le giuste conoscenze e competenze i futuri ship planner che operano a favore di porti, compagnie di navigazione, compagnie di navi da crociera e società di consulenza logistica specifica per il settore del trasporto per acqua.
Quella dello ship planner o pianificatore navale è una figura importantissima per tutte le attività di imbarco e sbarco della nave sia da crociera che mercantili.
Nello specifico, si occupa di garantire l’ottimale pianificazione nel rispetto degli standard di sicurezza che necessita a monte di una serie di valutazioni, in primis quella della tipologia e caratteristiche della merce e/o delle persone che verranno imbarcate. Tale conoscenza, di fatti, consente allo ship planner di garantire un assetto stabile, di ottimizzare lo spazio a disposizione e di minimizzare i tempi di carico, tenuto anche conto che potrebbe essere necessario caricare merci con misure fuori standard. L’attività dello ship planner viene effettuata con il supporto di programmi informatici per elaborare il piano di imbarco e sbarco. Tale piano, così elaborato, viene consegnato ai capi turno i quali fisicamente coordinano il personale operativo nella fase di lavorazione del carico. Considerato che il piano potrebbe subire variazioni, lo ship planner e il personale operativo restano in comunicazione durante tutte le fasi di carico per applicare eventuali cambiamenti.

Il corso erogato da Accademia del Lavoro è stato progettato per fornire una formazione di base e completa per espletare al meglio le seguenti attività:

  • Realizzare i piani di carico delle navi
  • Applicare eventuali modifiche al piano di carico
  • Analizzare tipologia, caratteristiche e quantitativi delle merci e delle persone da imbarcare
  • Garantire il rispetto degli standard di sicurezza della nave
  • Ottimizzare i costi di carico

Corso per Ship Planner di Accademia del Lavoro: due nuovi partner di rilievo

A rendere ancor più prestigioso il percorso formativo sono due partner solidi e di spicco. Uno è la Roma Terminal Container SpA, primo terminalista attivo al Porto di Civitavecchia, che per collocazione geografica, strutture ed infrastrutture rappresenta davvero il “Gate of Heart of Italy”.
Strategicamente collocato al centro d’Italia e del Mediterraneo, si è sempre caratterizzato per essere principalmente a servizio dell’area industriale di ROMA, dell’entroterra Laziale, Umbria e bassa Toscana, si candida a diventare un soggetto primario nel panorama del sistema intermodale nazionale.

L’altro partner è SECH, che con i suoi 300.000 TEU movimentati nel 2016 nel porto di Genova, si conferma tra i principali terminal contenitori italiani. La posizione ideale del porto in cui opera e la sua ubicazione, che consente una prossimità strategica agli accessi via mare, ferrovia e terra, costituiscono una base ottimale per le operazioni di sbarco e imbarco e per i collegamenti terrestri con i nodi logistici, favorendo logiche di penetrazione verso le aree produttive del nord Italia e sud Europa.

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Lo stage di 300 ore: dalla teoria alla pratica

Il Corso per Ship Planner di Accademia del Lavoro completa la fase di studio con un’importante fase pratica, che si concretizza in uno stage della durata di 300 ore presso le realtà partner, tra cui quelle sopra citate e con possibilità di effettuarlo nella regione di provenienza.

L’accesso a INSEAN

Il percorso formativo di Accademia del Lavoro prevede, inoltre, un importante step formativo, caratterizzato da una giornata dimostrativa con accesso all’INSEAN, l’Istituto di ingegneria del mare (in acronimo INM, già Istituto nazionale per studi ed esperienze di architettura navale, in acronimo INSEAN).

INSEAN è un istituto di ricerca scientifica nel settore dell’ingegneria navale e marittima nell’ambito del Dipartimento energia e trasporti del Consiglio nazionale delle ricerche. L’istituto, conosciuto anche come “Vasca navale”, è stato fondato nel 1927 con lo scopo di offrire supporto allo sviluppo tecnico scientifico del settore navale e marittimo italiano e ha sede nella periferia sud di Roma all’esterno del Grande Raccordo Anulare in via Vallerano, tra la Pontina e la Laurentina. Il personale in servizio è costituito da ricercatori, tecnologi e tecnici oltre che da impiegati amministrativi. Un ottimo banco di prova per gli allievi aspiranti ship planner, che possono così toccare con mano il settore della logistica navale, con tutti gli annessi e connessi.

Diventare Ship Planner: una professione in ascesa

Quella dello ship planner è una professione in ascesa, sempre più richiesta, dal momento che l’economia di molti Paesi, soprattutto quelli posti in una posizione geografica favorevole, si basa fortemente sui trasporti intermodali e navali. Lo ha dichiarato anche Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica: “Il 9% del Pil italiano nel 2020 è arrivato dalla logistica”.

 

 

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