“Dalla foresta ricevo la forza per lavorare”: si chiama Brian Gomes ed è un tattoo-artist brasiliano che realizza i suoi capolavori ispirandosi al simbolismo tribale dell’Amazzonia. La sua arte, attraverso disegni tribali e forme sacre, è espressione della cultura sciamanica.
Tra le rappresentazioni predilette dall’artista troviamo quella della foresta, casa madre degli sciamani, per i quali gioia e sofferenza sono semplicemente sentieri di quella stessa foresta. Sentieri nei quali può capitare di perdersi ma dai quali è anche possibile tornare indietro: arduo compito degli sciamani è proprio quello di cercare le anime smarrite e ricondurle sul giusto cammino.
Per Brian Gomes i tatuaggi sono il riflesso dell’anima e l’espressione della bellezza interiore.
I dartwork tattoo
Egli utilizza una tecnica sempre più diffusa anche in Italia, quella dei Dotwork Tattoo: tatuaggi composti da puntini molto ravvicinati tra loro, capaci di rendere un effetto tridimensionale incantevole. Tale pratica viene adoperata e richiesta soprattutto per realizzare disegni a tema religioso, come ad esempio il Mandala, simbolo spirituale molto conosciuto che rappresenta l’universo.
È lo stesso Brian, sui suoi canali social, a parlarci della “strada del cuore”, con riferimento all’arte sacra del popolo Shipibo, una delle popolazioni più antiche dell’Amazzonia, nonché l’unico gruppo indigeno che in seguito alla conquista è riuscito a mantenere il controllo sulle sponde del grande fiume Ucaylli. Il loro grande spirito di conciliatori e il potere dei loro sciamani, hanno reso gli Shapibo un gruppo resistente e aperto al confronto con il mondo esterno.
L’acqua, infine, è uno degli elementi ricorrenti nelle sue rappresentazioni: dalla grande valenza esoterica, è la sorgente della vita, simbolo dell’inizio e della fine, principio di rigenerazione e di rinascita.