Il canone Rai senza bolletta elettrica. A sentenziarlo è l’Agenzia delle Entrate, che stabilisce che, anche se il contribuente non ha la bolletta elettrica, il canone si paga comunque.
Con la risoluzione 53/E sono state istituiti i due codici tributo “TVRI” e “TVNA” per il versamento dell’abbonamento alla televisione per uso privato, con pagamento da effettuare tramite il modello F24, per quei casi in cui non sia possibile l’addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche.
La soluzione si rivolge soprattutto ai contribuenti che detengono un televisore e che risiedono in una casa in affitto, pur non avendo intestata la bolletta elettrica.
In particolare, in questo modo si va a risolvere la questione degli inquilini di case i cui proprietari hanno mantenuto l’intestazione dell’utenza elettrica, situazione che è molto frequente in Italia, soprattutto per le locazioni transitorie, laddove il fastidio burocratico per le volture i e i conseguenti costi scoraggiano spesso i nuovi subentri, pur essendo obbligatori.
Regolarizzare in questo modo la situazione rappresenta un passo importante per evitare le evasioni del canone e per consentire anche ai proprietari di immobili in affitto, che si siano trovati a mantenere l’intestazione della bolletta, ad affrettarsi ad effettuare le dovute comunicazioni all‘Agenzia delle Entrate, per evitare il rischio di pagare doppio canone.
Il pagamento da parte dei contribuenti del canone RAI dovrà avvenire in un’unica soluzione di 100 euro, entro il 31 ottobre compilando un apposito modello F24 e inserendo il codice tributo TVRI, in caso di rinnovo dell’abbonamento e TVNA, in caso di primo anno di abbonamento.