Guardia giurata in pratica: come scegliere l’arma corta migliore

Guardia giurata: quale arma corta è meglio avere?

La disinformazione sulle armi da fuoco spesso fa commettere ai novizi degli errori grossolani nella scelta dell’arma che meglio risponde alle proprie necessità. Abbiamo tutti visto centinaia di sparatorie, al cinema e in televisione, e pensiamo di sapere come funziona uno scontro a fuoco, ma purtroppo la realtà è ben diversa da quella che Hollywood mette in scena. Le statistiche ci dicono che una sparatoria per ragioni di difesa personale, o di una proprietà affidata alla nostra vigilanza, avviene a una distanza media di 7 metri e il numero medio di colpi sparati è 3,5.

Quindi chi acquista pistole dal look molto iconografico (l’immagine mentale che ogni dilettante ha di una pistola) spesso commette degli errori che si risolvono quasi sempre in un ritorno dall’armaiolo, che prende la pistola in conto vendita, traducendo così l’imperizia del novizio in un modesto guadagno personale.

Scegliere la migliore arma cortaI criteri di base per scegliere un’arma corta

– Calibro (potere di arresto)

– Dimensioni (portabilità)

– Revolver o semi-automatica

Calibro
Grossi calibri fanno molto Ispettore Callaghan ma sono difficili da gestire. Fanno un botto che può danneggiare i timpani. Hanno un rinculo che può fare male al polso. Fanno una vampata che nel buio ti può accecare per qualche decina di secondi. I proiettili sono così potenti che possono facilmente perforare una parete arrivando a fare danni dove non era previsto.
Inoltre c’è l’aspetto legale: meglio ferire che uccidere. Nel secondo caso l’accusa di eccesso di autodifesa scatta d’ufficio.
Piccoli calibri  invece vuol dire pistole piccole, facili da portare addosso e magari nascondere alla vista dei malintenzionati. Ma che danno poco potere di arresto e sono meno affidabili (si inceppano di più).
Per molti esperti di difesa statunitensi i proiettili 9 x 17 mm danno un potere di arresto a malapena accettabile. Le polizie europee invece considerano il munizionamento 7.65 x 17 mm già sufficiente.

Dimensioni
Per le esigenze di una guardia giurata è meglio avere addosso due armi: quella di servizio in evidenza nella fondina e un’altra occultata alla vista. Questo perché spesso la guardia giurata viene aggredita di sorpresa, perdendo facilmente la prima arma. In questo caso avere una pistola di back up può salvare la vita.

Revolver o semi-automatica
Qui si entra nel campo delle preferenze personali e anche delle filosofie. Vediamo i pregi e gli svantaggi oggettivi delle due soluzioni.

Il revolver  ha poca autonomia di fuoco (pochi proiettili nel caricatore e operazione di ricarica laboriosa).
– È più affidabile (non si inceppa praticamente mai).
– Ha una maggiore scelta di calibri disponibili.
– Il maneggio in sicurezza è più semplice.
– Il primo colpo è più veloce da sparare (doppia azione)

La semi-automatica ha più cartucce nel caricatore e si può cambiare direttamente il caricatore togliendo quello vuoto e inserendone velocemente uno di riserva. In questo modo l’autonomia di fuoco è decisamente superiore a un revolver.
– È un’arma più moderna, con meno rinculo e maggiore velocità di tiro.
– A parità di calibro può essere più leggera (fusti in polimero).
– Il maneggio e le operazioni di pulizia sono decisamente più complicati di un revolver.
– Ha maggiori probabilità di incepparsi.

Concludendo

Dando per scontato che l’arma di servizio sarà una calibro 9 semi-automatica (Beretta, Glock e Smith&Wesson di questo calibro non a caso sono utilizzate da quasi tutte le polizie del mondo) la seconda arma corta potrebbe essere un revolver di buona marca calibro 38, con canna da 2 o 3 pollici. Veloce da estrarre, rapido nello sparare il primo colpo e molto affidabile. Tutte qualità fondamentali per chi ha bisogno di uno strumento a cui affidare la propria sicurezza nelle situazioni critiche. Anche quelle che non finiscono nei film di Hollywood.

Nota legale: ovviamente la discussione è solo accademica, perché la legge italiana proibisce alle GPG il porto di più di un’arma corta. Però i principi generali dell’utilità e della funzionalità per la normale procedura operativa di un addetto alla sicurezza o di un portavalori, di qualsiasi nazionalità, rimangono validi.

Fonti: All4shooters.com

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