Il rigo E1, colonna 2 del modello 730 indica lo spazio in cui vanno indicate le spese sanitarie, vale a dire la casella della dichiarazione dei redditi che ha subito il maggior numero di modifiche quest’anno.
Circa due milioni di contribuenti – il dato è del Sole24Ore – hanno inviato il modulo precompilato a fronte di quasi 20 milioni che hanno utilizzato il 730.
Il Caf Acli ha condotto un’analisi, secondo la quale a trasmettere l’importo delle spese sanitarie senza ritocchi è stato solo il 6,8% dei contribuenti, mentre nel 54,7% dei casi sono state fatte modifiche e nel 26,2 % dei casi la casella è rimasta in bianco e solo nel 12,3% è stato aggiunto l’importo.
il bilancio delle “correzioni sanitarie” è il seguente: nel 6,8% dei casi, l’importo delle spese sanitarie è stato accettato così com’è stato inserito dalle Entrate nella precompilata; nel 54,7% dei casi, invece, è stato ritoccato. Per il resto, nei modelli in cui il dato non c’era, il contribuente l’ha aggiunto nel 12,3% dei casi.
I modelli precompilati stanno vedendo un aumento del loro utilizzo per quanto riguarda i redditi di fabbricati, anche se resta alto il tasso delle correzioni, che invece è sceso nel quadro dei redditi di lavoro dipendente.
A registrare oltre il 90% delle modifiche quest’anno è stato il quadro E del 730, quello delle agevolazioni fiscali.
Ma le vere novità in materia fiscale riguardano le detrazioni. Il 2,2% dei cittadini ha richiesto le detrazioni funebri, con un 1,2% di accettazioni, mentre poco più diffuse sono state le spese per tasse universitarie, pari al 4,1%,con una percentuale dell’1% delle detrazioni inserite dai contribuenti derivanti da atenei privati.
Il 4,5% dei cittadini, infine, ha usufruito del nuovo sconto Irpef di 76 euro per la scuola dei figli, ma l’importo , per ovvie ragioni, non appariva in precompilata.
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